Giuseppe Diodati - Orchideaverde (parte 1)

Giuseppe Diodati - Orchideaverde (parte 1)

Lettura di Tiziana Mignosa. br br uAmazzoniau br br Di favole ne ho scritte molte, alcune completamente inventate altre molto vicine alle realtà. br Questa che provo a raccontarvi potrebbe sembrare fantastica e surreale ma, forse, questa volta racconto la verità. La verità, alle volte, è la favola più incredibile che si possa mai raccontare! br br Tutto ha inizio nel 1987 in un villaggio Kayapo in una terra splendida che chiamiamo Amazzonia ed è uno dei grandi polmoni verdi del pianeta. br Non so quanti di voi sanno che Sting in quell'anno visitò un villaggio Kayapo e da quella sua esperienza partì una grande lotta per quella regione e per il pianeta. Questa è una favola, però, non un trattato ecologico. br br Una sera che Sting non dormì all'aperto sulla sua amaca, ma dentro una capanna, una sera di quel 1987 qualcuno entrò nella sua tenda. Ad essere precisi debbo dire qualcuna! br C'è una strana magia in quella terra e Sting credette di sognare e forse, forse era davvero un sogno. br Solo che...dopo nove mesi, nacque una stupenda bambina a cui misero nome "Orchidea Verde" a dire la verità il suo nome ha un suono del tipo Sa MinTati. br Preferisco chiamarla Orchidea Verde o ci perdiamo presto in questa favola. br Immaginate una bambina bianca con i capelli rossi e gli occhi verdi in un villaggio Indio. br La presero tutti per una dea e in effetti un potere magico lo aveva: Orchidea Verde parlava con tutti gli animali e tutti gli animali si fidavano di lei. br Aveva il potere di guarire, il potere di curare le anime degli uomini e il potere di vedere pezzi di futuro. br Così un giorno decise di lasciare il villaggio Kayapo e di andare nel mondo dei bianchi. br br uDeutuu br br Orchidea Verde arrivò a Milano seguendo suor Mirella, una suora che aveva conosciuto nella missione cittadina. br I Kayapo non vanno spesso in città, sono guerrieri e in genere tendono ad uccidere gli uomini bianchi, non giudicateli male per questo, pero! br Anche se ne uccidessero a dozzine, non potrebbero mai pareggiare il conto con quello che i bianchi hanno fatto e fanno loro. br L’Amazzonia ha grandi risorse minerarie non ancora sfruttate, solo che se finisce l’Amazzonia finisce la terra, ma non è di questo che dobbiamo parlare o, meglio, non solo di questo! br br Suor Mirella si è accorta del potere di Orchidea Verde, ha capito che riesce a trattare con gli animali e che sembra possa parlarci. br Le suore che vivono nelle missioni però hanno un tipo di apertura mentale diverso da quelle che vivono nei mondi civilizzati. br Il concetto di morale e il rispetto per alcune abitudini indigene è diverso da come possiamo immaginare. br Naturalmente suor Mirella sa che c’è molta superstizione, e non l’approva, ma sui metodi di guarigione e su alcuni sistemi degli stregoni indigeni, diciamo che è di larghe vedute. br Poi questa ragazza è bianca, anche se sua mamma è indigena, e lei adora i suoi capelli rossi e la sua curiosità. br Sull’aereo Orchidea Verde guarda il mondo stupita, l’oceano e tutto il resto la incantano! br C’è una cosa però che suor Mirella non nota, il fatto che la bimba ogni tanto mette la mano nella tasca destra della maglia. br Se la suora fosse più attenta si accorgerebbe anche che Orchidea, ogni tanto mette briciole di pane in tasca, ma non è attenta e questo particolare importante le sfugge. br Arrivano a Malpensa che è sera e il convento è al centro di Milano. br br Finalmente, al sicuro nella sua cameretta calda, Maputo può sgranchirsi le zampe. br Una grossa e pelosissima tarantola esce dalla tasca della ragazza.


User: SuonamiUnaPoesia

Views: 30

Uploaded: 2013-08-19

Duration: 04:39

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