Lettura di Francesco Cusani. br br Come gli amanti di Klimt, come gli amanti di Magrìtte. Se ci fosse uno spagnolo direbbe volver volver volver. br Un urlo accecante mi sbrana le vene i polmoni. Dov'è? Dov'è? br «Come Joèl e Clèmentine.». br «Come Bob e Charlòtte.». br br «Mi hai rapito» mi dice. br «Mi hai lasciato andare. Mi hai mandato via. Mi hai cancellato.». br «Voglio darti delle risposte.». br «Non voglio farti domande. Sono ancora in una situazione di breakeven. Ho i crampi allo stomaco solo a dirlo.». br «Io...». br «Zitta, non dire nulla.». br br Io sono freddo come l'oceano. Vorrei provare caldo, qualcosa di bollente per le vene. Ma sono freddo. Sento mercurio e acciaio. br Il fuoco, il fumo. I cerchi escono dalla bocca e si estendono, diventando anelli alla ricerca di un pianeta che non esiste. br br «Non in questo universo» le dico. br br Il tempo e lo spazio, distorsione della luce e del buio. Quanto può costare un atto di coscienza? Quanto può costare il senso di colpa? Quanto può costare l'amore? br br Avete presente quei paesaggi strappa lacrime? Il mio preferito è la spiaggia, se possibile di notte. Vedere, anzi non vedere il confine che separa cielo e mare è uno spettacolo. Si confondono. Fanno l'amore. Ma io e lei no. br Io con la mia sigaretta. br Lei con uno zaino. E con le lacrime, appunto. Strappate dal mio sguardo, così profondo, così vero. Strappate dal leggero vento che le scaglia addosso quei granellini di sabbia che sembrano pesare tonnellate. Eppure sentirsi accarezzata. br br La luna è nascosta da due nuvole. Anzi è una soltanto. br br Sorrido: «Ma porca miseria, l'unica nuvola che c'è stasera si doveva mettere proprio davanti alla luna?» e lei accenna una risatina. Un sorriso. br br continua... leggi il testo integrale su www.suonamiunapoesia.