Osservo i tuoi occhi scrutare assenti il vuoto, br dell’antica sapienza non rimane br che uno sguardo vacuo. br In una stanza d’ospedale br che non conosce la tua storia, br perpetuo oblio di un luogo per te ancora lontano. br Mi chiedo a cosa pensi quando fissi br il chiarore delle pareti spoglie, br le dita chiuse intorno alle lenzuola, br tremanti, mentre le labbra si schiudono br nel mormorio appena udibile della tua voce. br Prendo la tua mano nella mia br e ti parlo pur sapendo che non capirai br le mie parole. br Ti accarezzo piano una guancia br e cerco di scorgere nelle tue iridi spente un riverbero, br un brandello di vita che mi conforti e mi dica br che tu sei ancora qui con me. br Mi domando se rimembri il mio volto e il mio nome, br e se del passato conservi ancora br un frammento di memoria. br br Poi è soltanto un attimo, br un istante cadenzato dall’affanno di un respiro, br il picchiettare della pioggia br sui vetri bui delle finestre, br i rintocchi delle lancette scanditi br dal lamento del vento br e da un dolore ancestrale che nemmeno il tempo br potrà cancellare. br Il tuo sguardo si riaccende, br ma è solo per pochi frangenti, br l’ultima occasione che avrai di tenere per mano la vita br e guardare il volto di una sofferenza br che non ti appartiene. br br Il respiro abbandona le tue labbra, br e del sorriso che conoscevo non rimane br che un pallido riflesso, br l’espressione sul tuo viso ora spettro br di un’esistenza infranta. br Ti bacio per l’ultima volta br e volgo lo sguardo in direzione del vetro br a pochi metri dal tuo letto. br br Piove. br br Piove sull’asfalto bagnato, br piove su di un giorno che per te br non è mai iniziato, br piove sulla mia angoscia e sul mio dolore, br piove sul mio volto stanco, solcato dalle lacrime. br br Piove. br br Anche nel cortile in cui sono cresciuta, br e sul tetto della casa che mi ha vista br infante e poi fanciulla, br nella quiete ora assordante di uno br br continua... leggi il testo integrale su www.suonamiunapoesia.