Recitazione di Antonio Mencarini. br br Disordinatamente br volano nell’aria br cercando prede br per la loro fame br cercando spazio br per le loro fughe br sfiorano il mare br vanno verso il cielo br per poi scendere giù br per poi toccare br la vela giusta br mossa un po’ dal vento br i gabbiani br sanno il momento esatto br dove andare br e il loro grido spesso si confonde br con il suono dell’onde alla risacca. br Disegnano nell’aria br nel gelo d’un inverno sempre nuovo br preghiere mute per un’altra estate br là dove l’abbondanza d’altri cibi br placherà i morsi della loro fame br i gabbiani br lotta continua di sopravvivenza br battiti d’ali pieni di poesia br agli occhi di bambini br che additano alle mamme br quel gioco di aquiloni senza fili.