Lettura di Marianna Cusani. br br 36 Or in Ioppe v’era una certa discepola, chiamata br Tabita, il che, interpretato, vuol dire Gazzella. Costei br abbondava in buone opere e faceva molte elemosine. br 37 E avvenne in que’ giorni ch’ella infermò e morì. E br dopo averla lavata, la posero in una sala di sopra. br 38 E perché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito br che Pietro era là, gli mandarono due uomini per br pregarlo che senza indugio venisse fino a loro. br 39 Pietro allora, levatosi, se ne venne con loro. E come br fu giunto, lo menarono nella sala di sopra; e tutte le br vedove si presentarono a lui piangendo, e mostrandogli br tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentr’era br con loro. br 40 Ma Pietro, messi tutti fuori, si pose in ginocchio, e br pregò; e voltatosi verso il corpo, disse: Tabita, levati. Ed br ella aprì gli occhi; e veduto Pietro, si mise a sedere. br 41 Ed egli le diè la mano, e la sollevò; e chiamati i santi br e le vedove, la presentò loro in vita. br 42 E ciò fu saputo per tutta Ioppe, e molti credettero nel br Signore. br 43 E Pietro dimorò molti giorni in Ioppe, da un certo br Simone coiaio.