Riparte la carica anti europea della Gran Bretagna. Il Cancelliere dello scacchiere, equivalente del ministro delle finanze, George Osborne ha intimato a Bruxelles di lavorare sulle riforme o l’uscita di Londra dall’Unione sarà inevitabile.br br E’ tempo di cambiare l’Europa e la sua relazione con i cittadini britannici e riporre nelle loro mani la decisione se restare in un’Europa riformata o uscirne. br br Più di un semplice spauracchio, se è vero che il referendum sulla membership europea figurerebbe tra i punti elettorali dei conservatori nelle prossime elezioni del 2015.br br Un segnale d’allarme per di più a pochi mesi dall’appuntamento elettorale europeo. br br Per la deputata portoghese Ana Gomes il governo britannico segue pericolose derive:“Credo sia rischioso e inappropriato per la Gran Bretagna che anche politici al governo, per quanto conservatori, inseguino le idee e le agende euroscettiche dei gruppi di estrema destra. Questo è ciò che penso delle parole pronunciate da Osborne”. br br Le parole di Osborne arrivano nel giorno del dibattito a Strasburgo sulla libertà di circolazione dei lavoratori rumeni e bulgari. Altro tasto dolente in Gran Bretagna. br br Per il deputato rumeno Jean Marinescu Londra sta esagerando nei toni: “Il dibattito avviato nel Regno unito è ridicolo. La realtà è stata esagerata. Alcuni politici, dal mio punto di vista populisti, sono alla ricerca di voti. Mentre il ruolo della classe politica dovrebbe essere quello di dire la verità”. br br Nonostante i dati mostrino che la ripresa sia dovuta in parte anche al lavoro di cittadini stranieri, Londra ha già da tempo avviato una stretta su sussidi e aiuti sociali agli stranieri in arrivo nel paese.