AVEVA SOGNATO br br lettura di Francesco Cusani br br In fondo alla strada di casa c'era un pezzo di terreno erboso dove ogni sera portava a passeggiare il cane. br In solitudine, fumava l'ultima sigaretta della sera, osservando le volute di fumo nell'aria fredda, e la luna che tingeva d'argento foglie e rami, lì spesso pregava un Dio sconosciuto e lontanissimo. br Lì aveva preso a pugni il muro rugoso, fino a farsi sanguinare le nocche, solo per sentire dolore da un'altra parte, ma che almeno per una volta, non fosse il cuore. br Aveva sognato con lui le lotte sul tappeto del salone, la partita di pallone per fare il tifo fino a perdere la voce, e ginocchia sbucciate dalle inevitabili cadute. Aveva risparmiato per comprargli la prima Vespa, e attendeva di condividere le trepidazioni per il suo primo amore, gli aveva promesso di insegnargli a ballare per non far figuracce con la ragazza. br Sperava di vivere insieme a lui le piccole cose che fanno di un ragazzo un uomo. Ma aveva sognato, solo sognato.