Quaranta tir senza rimorchio hanno lasciato la portineria del siderurgico per dirigersi verso la statale 7 Taranto–Bari e la 106 per Reggio Calabria. La destinazione finale era la città di Taranto che per la prima volta è stata invasa dai mezzi pesanti. Si tratta della seconda marcia nel giro di pochi mesi, ma la precedente non aveva intaccato il centro urbano. Il concentramento dei mezzi pesanti è arrivato davanti al Municipio cittadino scortati dalle forze dell’ordine. I rappresentanti di categoria rivendicano il pagamento dei sette mesi di stipendi arretrati perché non hanno nemmeno le risorse per acquistare il carburante e devono far fronte anche a un indebitamento finanziario con gli istituti di credito che hanno chiesto a molti imprenditori il rientro per tutte le fatture non pagate dall’Ilva, ponendo in pratica di fronte al rischio fallimento le imprese, e in povertà i titolari e soci che hanno garantito con i propri beni personali i fidi bancari.