POEM: Vicente Aleixandre, Unidad en ella (Unità in lei)br br Corpo felice, acqua tra le mie mani,br volto amato dove contemplo il mondo,br dove graziosi uccelli si riflettono in fuga,br volando alla regione dove nulla si oblia.br br La forma che ti veste, di diamante o rubino,br brillio di un sole che tra le mie mani abbaglia,br cratere che mi attrae con l’intima sua musica,br con la chiamata indecifrabile dei denti.br br Muoio perché m’avvento, perché voglio morirebr o vivere nel fuoco, perché quest’aria che spirabr non mi appartiene, è l’alito roventebr che se m’accosto brucia e dora le mie labbra dal profondo.br br Lascia, lascia che guardi, infiammato d’amore,br mentre la tua purpurea vita mi arrossa il volto,br che guardi nel remoto clamore del tuo grembobr dove muoio e rinuncio a vivere per sempre.br br Voglio amore o la morte, o morire del tutto,br voglio essere il tuo sangue, te, la lava ruggentebr che bagnando frenata estreme membra bellebr sente cosí i mirabili confini dell’esistere.br br Sulle tue labbra un bacio come una lenta spinabr o un mare che volò mutato in specchio,br come il brillio d’un’ala,br è ancora mani, è ancora crepitio di capelli,br fruscio vendicatore della luce,br luce o spada mortale che sul mio collo minaccia,br ma non potrà distruggere l’unità di questo mondo.