Come altre città d’Italia, anche Bologna celebra la giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia. Il Rivolta Pride invade le strade bolognesi per sostenere i diritti delle persone della comunità Lgbt. Sono oltre 400 i partecipanti che si sono uniti al corteo con bandiere, striscioni e cartelli. «Il 17 maggio - dicono gli organizzatori - deve diventare una giornata di lotta. Noi vogliamo dire che esistiamo e che il governo Meloni non riuscirà a cancellarci». Da piazza Carducci fin sotto le Due Torri, passando da via San Vitale e Strada Maggiore, il serpentone ha camminato per chilometri a ritmo di musica, fermandosi ogni tanto per momenti di riflessione e canti. Uno degli stop più importanti è proprio davanti a un padiglione del Sant’Orsola, sui viali. «Noi vogliamo la salute pubblica per tutte le persone trans», gridano a gran voce i partecipanti.Tra le bandiere arcobaleno e dell’orgoglio trans, sventolano anche tante bandiere palestinesi. Il corteo ribadisce infatti lo stop al genocidio a Gaza e, verso la fine, si unisce agli amici Giovani Palestinesi, partiti in contemporanea dalla Bolognina per ritrovarsi tutti insieme in prefettura. «L’evento di oggi - spiegano gli organizzatori - è un’anteprima del Pride che a Bologna ci sarà il 28 giugno. Noi ci saremo».