Come il piacere, vissuto senza colpa, può trasformarsi in pratica spirituale

Come il piacere, vissuto senza colpa, può trasformarsi in pratica spirituale

Quando pensiamo ad Afrodite, la immaginiamo spesso come la dea della bellezza e della seduzione, fragile e leggera, quasi frivola. Ma questa è una semplificazione che ha impoverito il suo mito. Afrodite non è soltanto l’icona dell’estetica o del desiderio: è la custode di una sapienza antica, quella che riconosce nel piacere una via per entrare in contatto con il divino. br Il piacere non è superficialità br Viviamo in una società che tende a guardare al piacere con sospetto: o lo riduce a consumo, oppure lo condanna come eccesso. Afrodite, invece, ci invita a un terzo sguardo: il piacere come esperienza spirituale. In questo senso, la psicologia immaginale - che si occupa di osservare i simboli inconsci universali - ci insegna che gli archetipi come quello di Afrodite non sono figure lontane, ma energie che abitano dentro di noi. Accogliere il piacere significa dare voce a questa forza interiore che ci spinge verso l’unione, la creatività, la bellezza. br br [idarticle id="2561135" title="L'Agorà di Selene Calloni Williams: «Con il Wabi Sabi, l’arte giapponese dell'imperfezione, si cambia il modo di vedere il mondo»"] br Il corpo come tempio br [idgallery id="2174211" title="Orgasmo: il rapporto delle donne con il piacere"] br br Il corpo è un portale verso il sacro. Tutti gli strumenti della celebrazione del sacro (tamburo, danza, canto) si radicano nella fisicità. E il piacere, in questo contesto, diventa energia vitale che non distrae, ma intensifica la connessione con la natura e con noi stesse. Sentirsi bene nel proprio corpo, respirare profondamente, lasciarsi attraversare dal piacere di un gesto, di un abbraccio, di un incontro, è un modo per onorare la vita. br br [idarticle id="2525695" title="L'Agorà di Selene Calloni Williams: «Ecco perché non mangio animali»"] br Il tantra e la trasformazione del desiderio br [caption id="attachment1590436" align="aligncenter" width="1024"] Selene Calloni Williams ci parla del piacere come pratica spirituale[caption] br br Il buddhismo tantrico ci offre una prospettiva coraggiosa: non reprimere il desiderio, ma trasformarlo. Nel tantra, l’eros non è visto come peccato, bensì come forza da canalizzare. Attraverso pratiche di consapevolezza, il piacere diventa un’esperienza di trascendenza. Non si cerca l’attaccamento, ma l’espansione: il desiderio, sublimato, diventa libertà. br br Ecco perché Afrodite non è frivola. È una maestra severa e dolce insieme. Ci insegna a non confondere il piacere con l’edonismo, ma a riscoprirlo come rito quotidiano: un frutto assaporato lentamente, un bacio che ferma il tempo, una parola gentile che scalda il cuore. br br Il piacere, se vissuto senza colpa e con presenza, non ci rende schiave, ma ci apre all’infinito. È un modo per abitare il presente con gratitudine, per ricordarci che la spiritualità non è lontana dal corpo, ma nasce proprio dalla sua capacità di vibrare. br Il piacere come pratica spirituale br In un’epoca in cui le donne sono ancora spesso divise tra dovere e desiderio, Afrodite ci invita a riconciliarci con la gioia di vivere. Non c’è nulla di superficiale nel coltivare il piacere: è, anzi, un atto rivoluzionario. Il piacere ci restituisce potere, presenza e libertà. È il linguaggio con cui l’anima ci ricorda che siamo vive. br br Per molte donne, oggi, il piacere sembra un lusso da rimandare: la vita è piena di impegni, ruoli da interpretare, aspettative da soddisfare. Ma il piacere non è un “extra”: è nutrimento dell’anima. Ritrovarlo significa dare spazio al corpo, ascoltare i suoi bisogni, concedersi momenti di respiro senza sensi di colpa. br br Non servono grandi gesti: basta il rituale di una tisana bevuta lentamente, una passeggiata in silenzio, un bagno caldo alla fine di una giornata intensa. Sono atti semplici che, se vissuti con consapevolezza, diventano pratiche spirituali. Coltivare il piacere significa riconciliarsi con la parte più autentica e vitale di sé, e ricordare che una donna che gode della propria vita non è mai frivola: è libera. br br [idarticle id="2486424" title="L'Agorà di Selene Calloni Williams: «Analizzare il legame con il padre aiuta a capirsi»"] br Strumenti per ritrovare il piacere br La psicologia immaginale offre alle donne di oggi un linguaggio nuovo per accogliere il piacere: insegna a guardare i momenti quotidiani come simboli viventi, occasioni in cui il mito di Afrodite prende forma. Una cena condivisa, un gesto creativo, un istante di gioco con i figli diventano rituali trasformativi, se letti con gli occhi dell’anima. br br Lo yoga sciamanico-tantrico, d’altra parte, permette di risvegliare il corpo come strumento di consapevolezza. Attraverso il respiro, il movimento, la meditazione erotica e la danza, la donna ritrova la sua energia vitale e la riconduce a una dimensione sacra. In questo modo, il piacere s...


User: IO DONNA

Views: 427

Uploaded: 2025-09-01

Duration: 02:47

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