Scuola, caos nei concorsi e precari: «Si partirà in salita», il video della protesta

Scuola, caos nei concorsi e precari: «Si partirà in salita», il video della protesta

«Ci hanno promesso un prospetto dettagliato di tutte le procedure di nomina del personale per il prossimo anno scolastico», ha annunciato Pier Francesco Minnucci, segretario organizzativo Flc-Cgil, dopo l’incontro del 3 settembre con l’amministrazione scolastica, durante il sit-in davanti all’Ufficio regionale. «Le scuole oggi – ha spiegato Minnucci – sono senza un pezzo di personale fondamentale per il regolare avvio dell’anno scolastico. Secondo le nostre stime arriviamo al 30 di precariato tra docenti e personale ATA (amministrativi, tecnici e bidelli). Ci sono state, e le abbiamo contestate, procedure concorsuali non adeguate e poco trasparenti». In via de Castagnoli si sono ritrovati insegnanti, studenti e membri del personale ATA, tra i primi a scontare gli effetti di una stratificazione di problemi che si ripresenta a ogni apertura di anno scolastico. Caos nelle graduatorie, rettifiche e ritardi nelle nomine dell’organico si aggiungono a un «apparente disinteresse» da parte dell’amministrazione scolastica. Docenti e alunni hanno portato la propria testimonianza sul piccolo palco improvvisato di fronte alla sede dell’ufficio scolastico regionale: ad emergere, la sensazione di una mancanza di tutela da parte dell’amministrazione. «È dallo scorso 11 luglio che facciamo atti sui vincitori di concorso che potrebbero avere punteggi sbagliati, alcuni si sono autodenunciati, ma l’ufficio scolastico non ne tiene conto, si rifiuta di ascoltare la nostra voce – ha raccontato Diletta, professoressa. – Oggi saremmo molti di più, ma alcuni colleghi sono già in servizio e non hanno potuto esserci fisicamente». Dopo di lei ha parlato Salvatore, anche lui docente: «Abbiamo tentato per quasi due mesi di risolvere la situazione, ma è rimasto tutto pressoché uguale». Poi c’erano gli studenti, che hanno chiesto che la scuola abbia i finanziamenti che merita. L’esponente della Cgil Minnucci si è unito all’appello: «La scuola pubblica merita rispetto e va difesa». Uno dei casi più emblematici di questo caos burocratico è la graduatoria della classe di concorso riservata all’insegnamento dell’inglese negli Istituti secondari, un caso raccontato dal Corriere di Bologna nelle scorse settimane. «Si tratta di tre concorsi che si sono accavallati, di cui il primo è quello del 2020, fatto prima del Covid. Poi sono subentrati quelli del PNRR – spiega Gabriele Caforio, della segreteria Flc Emilia-Romagna – Noi sin dall’inizio di luglio abbiamo segnalato tutta una serie di errori sull’attribuzione dei titoli ai candidati. In Emilia-Romagna sono stati coinvolti circa un centinaio di docenti, che dovevano entrare di ruolo per l’inizio di quest’anno. L’amministrazione ha minimizzato e poi ha affrontato con superficialità un problema che aveva una portata ben maggiore».


User: Corriere della Sera

Views: 8.1K

Uploaded: 2025-09-04

Duration: 02:03

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