ADHD e altre neurodivergenze: la nuova consapevolezza su salute mentale e psicofarmaci

ADHD e altre neurodivergenze: la nuova consapevolezza su salute mentale e psicofarmaci

Assumerli spaventa, parlarne ancora di più. Gli psicofarmaci restano uno dei temi più ricchi di tabù, fra chi li considera una “stampella chimica” e chi teme di non essere più se stesso. Ma la verità è meno drammatica e molto più utile. Ecco sei falsi miti da sfatare - segnalati da Gam Medical, centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento di ADHD e altre neurodivergenze - per guardare alla salute mentale con occhi nuovi. br br 1. “Ti spengono la personalità” br Niente zombie. Gli psicofarmaci non cambiano chi sei, aiutano solo a riequilibrare il cervello quando l’ansia o la depressione prendono il sopravvento. Gli effetti iniziali si modulano nel tempo, sempre con la guida del medico. br br [idarticle id="2648211" title="L’importanza della salute mentale sin dai primi anni di vita"] br [idgallery id="1822322" title="Ansia, depressione e psicofarmaci: gli errori da evitare"] br br 2. “Creano dipendenza” br Non tutti. Gli antidepressivi, per esempio, non danno dipendenza. Alcune benzodiazepine sì, ma solo se usate male o troppo a lungo. La chiave è sempre una: uso consapevole e controllo medico. br br 3. “Non servono a nulla” br Gli studi dimostrano che funzionano, soprattutto se affiancati alla psicoterapia. Non cancellano i problemi, ma aiutano a trovare l’energia per affrontarli davvero. br br 4. “Sono solo placebo” br Non è solo suggestione. La scienza lo conferma da anni. Nei disturbi moderati o gravi, l’efficacia degli psicofarmaci supera quella del placebo in modo evidente. br br 5. “Danneggiano il cervello” br Non “bruciano neuroni”, anzi: spesso è il disturbo mentale non curato a compromettere memoria e concentrazione. Curarsi è una forma di tutela, non di rischio. br br [idarticle id="1822287" title="Ansia, depressione e psicofarmaci: quando servono, come usarli e gli errori da evitare"] br br 6. “Una volta che inizi, non smetti più” br La durata della terapia varia da persona a persona e, spesso, si può ridurre o interrompere gradualmente, sempre con la supervisione medica. br br Gli psicofarmaci non rappresentano un fallimento, ma uno strumento di cura, da usare con consapevolezza, non con paura. Parlare apertamente con il proprio specialista è il primo passo per abbattere stigma e pregiudizi. Prendersi cura della mente non è una debolezza: è il gesto più coraggioso che possiamo fare per noi stessi.


User: IO DONNA

Views: 178

Uploaded: 2025-10-27

Duration: 01:52