Per i manifestanti pro Palestina che oggi hanno manifestato nel palazzo comunale di Bologna, rallentando la partenza del Question time, l'amministrazione comunale dovrebbe «impedire che negli spazi suoi o su cui ha influenza si giochi l'ennesima partita del genocidio»: ovvero il match di Eurolega di basket tra Virtus e Hapoel Tel Aviv, in programma venerdì 12 dicembre prossimo in Fiera. «Non è una questione di ordine pubblico», urlano gli attivisti, lanciando il coro «vergogna, vergogna» verso l'amministrazione, mentre i consiglieri ragionano sul da farsi e si vede anche qualche momento di nervosismo. Poi diversi esponenti della maggioranza e il capo di gabinetto Sergio Lo Giudice aprono il confronto. Sull'interruzione dei rapporti con Israele il Comune fa solo «campagna elettorale», attacca un portavoce degli attivisti. Ma l'amministrazione «può impedire un evento in città per cause di ordine pubblico, non per altre motivazioni politiche o posizionamenti o valutazioni etiche», replica Lo Giudice. Nel caso di Virtus-Maccabi, proprio sull'ordine pubblico aveva fatto leva il Comune ma la partita si è giocata perché «l'ordine pubblico è di competenza di Questura e Prefettura», continua il capo di gabinetto, sottolineando il «conflitto frontale» tra il sindaco Matteo Lepore e il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.