«Brutte str...»: Brigitte Macron contro le femministe che hanno interrotto lo spettacolo di Ary Abittan

«Brutte str...»: Brigitte Macron contro le femministe che hanno interrotto lo spettacolo di Ary Abittan

«La Francia di Macron è anche questo: la banalizzazione dello stupro e la totale mancanza di rispetto per chi lotta per la giustizia», ha scritto su X l’eurodeputata Emma Fourreau (LFI), commentando il video virale in cui Brigitte Macron definisce «brutte str... sporche fighette» (traduzione letterale di sales connes) le attiviste femministe in protesta contro l’attore accusato di stupro Ary Abittan. Il 6 dicembre, le militanti del collettivo femminista NousToutes hanno indossato maschere raffiguranti l’attore accompagnate dalla scritta «stupratore» e hanno interrotto il suo spettacolo alle Folies Bergère di Parigi. br br «Brutte str...»: Brigitte Macron contro le femministe che hanno interrotto lo spettacolo di Ary Abittan br Il giorno successivo, la Première Dame ha fatto visita ad Abittan nei camerini, insieme alla figlia Tiphaine Auzière. «Ho paura», le ha confidato l’attore. «Se ci sono delle brutte str.., le cacceremo fuori», ha risposto Brigitte Macron sorridendo. «Soprattutto se sono bandite mascherate». br br br br br   br br br br br br br br br br br Visualizza questo post su Instagram br br br br br br br br br br br br br br br br br br br br br br br   br Un post condiviso da Le Média (@lemediatv) br br br La protesta contro Ary Abittan e l'accusa di stupro br Nel 2021 Ary Abittan è stato indagato per stupro dopo la denuncia di una giovane donna con cui aveva avuto una relazione. La ragazza lo ha accusato di averla costretta a fare sesso senza il suo consenso.  L’inchiesta, durata tre anni, ha portato magistrati e investigatori a raccogliere testimonianze, perizie e riscontri. Al termine degli accertamenti, la giustizia francese ha stabilito che non esistevano "prove sufficienti o concordanti" per sostenere l’accusa in tribunale. Nel 2024 il caso è stato archiviato con un non-luogo, decisione confermata in appello nel gennaio 2025.  Dopo questa decisione, Abittan ha ripreso a esibirsi, ma il suo ritorno sul palco continua a essere contestato da parte dei collettivi femministi, che ritengono simbolicamente problematico il suo reinserimento nello spettacolo. br [idarticle id="2637076,1256515" title="L'assurda storia di Brigitte Macron: costretta a provare di essere nata donna,Il caso Brigitte Macron (dopo gli insulti di Bolsonaro): il corpo delle donne"] br br La difesa dell’entourage della Première Dame: «una critica al metodo radicale» br Interpellato dall’AFP, il team di Brigitte Macron ha precisato che lo scambio con Abittan si è svolto in un contesto informale e non ufficiale. Le sue parole – spiegano alla stampa– non intendevano insultare le attiviste, ma rappresentavano una critica al “metodo radicale” utilizzato dalle militanti per interrompere la rappresentazione: «Questo scambio deve essere visto solo come un commento al fatto che le attiviste, mascherate, hanno impedito all’artista di esibirsi. Una critica al metodo radicale utilizzato da coloro che hanno interrotto lo spettacolo». br [idgallery id="2472904" title="Femminismo, "Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta" di Paola Agosti e Benedetta Tobagi"] br br L'indignazione delle femministe e del mondo politico br Le spiegazioni dell’Eliseo, però, non hanno placato le polemiche. Diverse esponenti di Nous Toutes hanno definito le parole della Première Dame «uno schiaffo alle vittime» e «un messaggio devastante» per chi denuncia violenza. Sui social, l’hashtag #SalesConnes è diventato rapidamente virale, rilanciato anche dall’attrice e attivista Judith Godrèche, figura chiave del movimento #MeToo francese: «Anch’io sono una sporca fighetta, e sostengo tutte le altre», ha scritto condividendo il video. br La protesta del collettivo non mira solo a contestare la presenza di Abittan in scena, ma anche a denunciare la normalizzazione della violenza di genere e quella che considerano una distanza sempre più evidente tra le promesse della presidenza Macron ( con il suo piano quinquennale per combattere la violenza sessuale) e la realtà: «Denunciamo gli auditorium che stendono il tappeto rosso agli uomini accusati di stupro. È un insulto pubblico alle vittime».


User: IO DONNA

Views: 154

Uploaded: 2025-12-09

Duration: 00:59