Ancora tre mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole sull’occupazione di suolo pubblico. L’Assemblea capitolina ha approvato l’emendamento che sposta al 31 marzo 2026 il termine per la presentazione delle domande. Dal primo gennaio 2026 saranno disapplicati i piani comunali di massima occupabilità, mentre resteranno in vigore quelli della Sovrintendenza del 2006, a tutela del patrimonio storico. L’assessora alle Attività produttive Monica Lucarelli parla di un punto fermo dopo mesi di incertezza e sottolinea che il nuovo termine è vincolante. Chi non presenterà la domanda entro la scadenza decadrà, mentre l’amministrazione promette un’applicazione ordinata e giuridicamente solida del nuovo regolamento. Nel pacchetto di misure approvato rientra anche l’adeguamento a quanto indicato da una recente sentenza del Tar, che consente l’installazione di pedane nei siti Unesco previa istruttoria e compatibilmente con i pareri delle sovrintendenze e della polizia locale. Non si tratta di un via libera generalizzato – precisano dal Comune di Roma – ma di una richiesta di valutazione più flessibile, che l’amministrazione recepisce garantendo sempre la tutela del patrimonio e la coerenza con i principi del nuovo Regolamento.