Lamborghini Aventador LP 700-4 - Prova Alfonso Rizzo - Ruote in Pista n. 2136 -

By : RuoteinPista

Published On: 2011-05-09

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#Lamborghini #Aventador

Estrema, senza compromessi e italiana. La nuova #Aventador non fa eccezione ai valori cardine del marchio #Lamborghini. Incarna il meglio in termini di design, meccanica e tecnologia su quattro ruote ed è figlia della nuova filosofia aziendale che mette l'estetica al primo posto, seguita dall'handling, dall'accelerazione e dalla velocità massima.
L'estetica estrema, ispirata ai più moderni caccia bombardieri, è strettamente derivata dalla funzione che ciascuna componente deve svolgere per consentire all'#Aventador di esprimere prestazioni fuori dal comune: 0-100 km/h in meno di 3 secondi e 350 km/h di velocità massima.
D'altra parte non capita spesso che venga data carta bianca ad un designer, soprattutto quando si tratta di un nuovo modello bandiera per un marchio esclusivo come Lamborghini. E invece, Filippo Perini ha potuto sbizzarrirsi in quello che resterà a lungo un punto di riferimento per il design di vetture supersportive. Linee tese ed acuminate non lasciano dubbi sull'aggressività della nuova #Aventador.
Per raggiungere i 300 orari partendo da ferma occorrono appena 24,5 secondi: più o meno lo stesso tempo che impiega un iPad per avviarsi. Ma accelerazioni estreme devono accompagnarsi anche a decelerazioni senza compromessi. Perciò Aventador è in grado di fermarsi da 100 km/h in soli 30 metri, ovvero più o meno la lunghezza di un'ala del Boeing 787 Dreamliner. Per fermarla da 200 km/h a zero, basterebbe il ponte dell'Amerigo Vespucci: 128 metri. Questo grazie ad un peso contenuto in 1.575 kg a secco ottenuto con largo impiego di fibra di carbonio, a cominciare dalla #monoscocca (pesa il 30% in meno rispetto a quella della #Murciélago) che garantisce una rigidità torsionale del 150% superiore ed un'accresciuta sicurezza per i passeggeri.
Per ottenere il feeling di guida perfetto, Lamborghini è la prima casa automobilistica ad adottare sospensioni di tipo pushrod (come in Formula 1) nella produzione di serie il che permette di ridurre le masse oscillanti a vantaggio di una straordinaria precisione cinematica, della riduzione di peso complessiva e di carico sulle sospensioni per un handling veramente eccezionale.
Il motore V12 longitudinale posteriore sprigiona 700 CV (+8% vs Murciélago) e 690 Nm (+5%) con un'erogazione fluida e senza incertezze a fronte di consumi ed emissioni di CO2 ridotti del 20% (17,2 l/100 km e 398 g/km nel misto). Sono questi gli impressionanti numeri addomesticati da una centralina di gestione che macina mezzo miliardo di calcoli al secondo per offrire la massima motricità in tutte le circostanze attraverso la nuova trazione integrale con trasmissione Haldex IV e all'innovativo e fulmineo (50 millisecondi) cambio ISR7 (brevettato).

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